domenica 28 ottobre 2012

Barriera Roma


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Barriera Roma: la Barriera doganale fu costruita nel 1889 all’altezza dell’incrocio dei Cimiteri della Misericordia. Le sue mura correvano sia a destra che a sinistra lungo gli spartitraffico odierni. Le mura di sinistra arrivavano fino alla Barriera Margherita, proseguendo per la Porta a Mare. Le mura di destra arrivavano fino alla Fortezza Vecchia passando per la Porta alle Colline, la Porta V.Emanuele, Barriera Garibaldi e la Porta S.Marco.
Corriere di Livorno, 24 ottobre 2008

domenica 1 luglio 2012

Lo Chalet Garibaldi


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Chalet Garibaldi: lo chalet “lo scoglio di Garibaldi”, nato i primissimi del ’900, amato punto di ritrovo della norghesia, lungo la passeggiata a mare dell’Ardenza. Oggi al suo posto c’è l’Ostricaio.
Corriere di Livorno, autunno 2008 

domenica 13 maggio 2012

La Rotonda d'Ardenza


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Rotonda in carrozza: Le Queux, grande romanziere inglese, nel suo libro “Of Royal Blood” allora scriveva: “…come luogo di bagni è il più bello’d'Europa, che non vi è passeggiata uguale a questa, in qualsiasi stazione di bagni inglese. Meglio di S. Remo, meglio di Bordighera, meglio di Alassio, l’Ardenza un giorno, quando sarà scoperta da intraprendenti albergatori… diventerà una rivale di Nizza”. Il Vivoli, storico livornese, parla, riguardo ai tempi d’oro, di un corteo che arrivava fino a 500 carrozze.
Corriere di Livorno, autunno 2008

La Baracchina Rossa


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La Baracchina Rossa: era allora lo Chalet di legno denominato Alhambra, uno dei luoghi simbolo della città. Qui i pittori, i letterati, i politici della Livorno ottocentesca si davano convegno. Era tabù per la gente comune. Si dice che, quando qualcuno del popolo si azzardava ad arrivare fino al banco per chiedere un caffè, glielo facessero con i fondi. Comunque questo non serviva a scoraggiarli, continuavano ad andarci, magari per vedere i signori che prendevano il gelato.
Corriere di Livorno, autunno 2008

domenica 22 gennaio 2012

I bagni arenosi

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I Bagni Arenosi o Bagni “Al Lido” in prossimità dei Tre Ponti: sullo sfondo si intravede la Rotonda d’Ardenza. Prospiciente al Gabbiano, come si può osservare nel riquadro, vi era la torre detta dei Finanzieri, andata distrutta nel periodo bellico e la bella Villa Boretti, costruita nel 1877 e demolita negli anni ’30 per far posto al “Circuito di Montenero” prova del Gran Premio d’Italia di automobilismo. Nella villa si tenevano sfarzosi veglioni carnevaleschi e quando il Livorno Calcio imperversava in serie A, fu sede del Circolo “Unione”. Con l’avvento del fascismo, il Circolo prese il nome di “Dopolavoro Casalini”. Qui vi si tenevano rappresentazioni teatrali e vi si ballava. All’aperto, all’ombra della Torre Medicea, si tenevano allegre feste danzanti sotto la direzione del Prof. Schiavazzi.
Corriere di Livorno, autunno 2008